Bastano piccole rivoluzioni nelle nostre abitudini quotidiane per diminuire enormemente il nostro impatto sull’ambiente e il consumo di plastica che sta letteralmente soffocando il pianeta …………..

La produzione di plastica continua ad aumentare la sua inarrestabile crescita.

Secondo i dati forniti da WWF Italia, siamo passati dai 15 milioni di tonnellate del 1964 agli oltre 310 milioni dell’ultima rilevazione nel 2018. Di queste montagne di plastica sola una parte viene davvero riciclata principalmente a causa di tre problemi

  • La qualità del materiale, non adatto ad essere convertito
  • La scarsa qualità della raccolta differenziata fatta dai cittadini
  • L’inadeguatezza degli impianti di riciclaggio

La plastica costituisce il terzo materiale umano più diffuso sulla Terra dopo l’acciaio e il cemento

Come sempre una risposta immediata e facile la possiamo dare noi in prima persona, modificando le nostre abitudini quotidiane che, in quanto tali, sono spesso dettate solo dalla pigrizia e dalla non consapevolezza.

Possiamo partire da gesti semplici e facili, ma da dove iniziamo?

l’Italia è il paese che consuma più acqua in bottiglia nel mondo: una vera follia se si pensa che l’acqua del rubinetto è assolutamente sicura e che ci sono tantissimi miti negativi attorno al suo consumo che sono stati sfatati più volte.

Il primo passo verso un comune plastic free in assoluto per cercare di dire addio alla plastica è bere acqua del rubinetto….

Abbiamo deciso di provare ad intraprendere anche noi il percorso “green” per cui durante i pasti principali ci siamo attrezzati di brocche allegre e colorate con coperchio di diverse dimensioni che verranno riempite dalle addette alla ristorazione.

Facendo i conti e ricordando che vengono distribuiti circa 300 pasti al giorno (CRA S.G.B. 75*3 + CRA SASL 40*3), significa un risparmio annuo quasi di 30000 (300×100 utenti) bottiglie da 500 ml, ma significa anche un risparmio in emissioni di anidride carbonica.